50 secondi dalla fine di gara 3. Punteggio in parità, 93-93.
- Here is George with the
ball...shot clock expiring...his fadeaway jumper over Sefolosha...and
it's good! Two point lead with 45 seconds remaining in the game!
E' il tiro decisivo. Dopo un primo tempo concluso a solo due punti
segnati, George si carica sulle spalle la squadra in una partita in cui
le difese l'hanno fatta da padrone, in cui gli Hawks non hanno concesso
nulla ai nostri. Hawks che sbaglieranno il successivo possesso
lasciandoci palla in mano e 30 sul cronometro. Ed è qui che si vede
l'istinto del killer, del predatore. George la tiene fino al lumicino
dello shot clock, stepback e jumper contestato dentro per il +4 a 3
secondi dalla fine. Vince direbbe...It's over!
Ma non è solo George il protagonista. Ce ne sono almeno altri due ed il primo risponde al nome di Jae Crowder.
Con una second unit che da alcune partite sta faticando a trovare
punti, è lui a tenerci agganciati ad inizio ultimo quarto segnando due
tiri da 3 difficilissimi allo scadere dei 24. Lavoratore indefesso,
ottimo difensore e discreto anche sull'altro lato del campo. Non
chiedesse ogni 3x2 di giocare da titolare sarebbe perfetto....
L'altro protagonista, lui sì, negativo è Paul Millsap. Soli 8 punti segnati ma con ben DICIASSETTE
tiri...catalizza nelle sue mani l'attacco degli Hawks e li condanna,
probabilmente, ad andare a casa. Da uno con la sua esperienza mai me lo
sarei aspettato...
In gara 4 però, come contro i Bucks, "we choke".
Gli Hawks corrono ai ripari panchinando Millsap (punizione fin troppo
severa) in vece di Wunderdirk ma non sembra cambiare molto poi
nell'andamento della partita che, come le tre precedenti, è molto
equilibrata. Arriviamo a giocarcela punto a punto ma stavolta PG non si
scalda, anzi. Prima sbaglia il jumper del pareggio con un minuto da
giocare, poi la tripla sempre del pareggio anche abbastanza aperta, con
Sefolosha che non gli stava certo addosso e non ha nemmeno saltato. Il
nervosismo comincia a fiorire e la perdiamo, e ce lo meritiamo perchè
bisogna ammettere di averla giocata con sufficienza, pensando che prima o
poi come nelle partite precedenti avremmo accelerato e vinto. Ora
massima attenzione, perchè dobbiamo tornare a Indianapolis e ci è già
successo contro i Cavs di franare davanti al nostro pubblico. Oltretutto
ogni gara in più adesso è un problema, perchè dall'altra parte del
tabellone gli Warriors sono già davanti alla televisione ad
aspettarci...
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